RS 1030
Huon d’Oisy
I Maugré tous sains et maugré Diu ausi revient Quenes, et mal soit il vegnans! Honis soit il et ses preechemans, 4et honis soit ki de lui ne dist: «fi»! Quant Diex verra que ses besoins ert grans, il li faura, quant il li a failli.
II Ne chantés mais, Quenes, je vos em pri, 8car vos chançons ne sont mais avenans; or menrés vos honteuse vie ci: ne volsistes pour Dieu morir joians, or vos conte on avoec les recreans, 12si remanrés avoec vo roi failli; ja Damedius, ki sor tous est poissans, del roi avant et de vos n’ait merci!
III Molt fu Quenes preus, quant il s’en ala, 16de sermoner et de gent preechier, et quant uns seus en remanoit decha, il li disoit et honte et reprovier; or est venus son liu recunchiier, 20et s’est plus ors que quant il s’en ala; bien poet sa crois garder et estoier, k’encor l’a il tele k’il l’emporta.
I Despite all the saints and despite God Himself Conon is returning, and a curse on his return! Shame on him and his preaching, and shame on anyone who does not say to him ‘fie upon you’! When God sees him in great need He will not help him, just as he has not helped Him.
II Sing no more, Conon, I pray you, for your songs are no more pleasing. Now you will live a shameful life here; you did not choose to die joyfully for God, and now you are counted among the cowards, so you will stay here with your failed king. May Our Lord, who has power over all people, have no pity, first on the king and [then] on you!
III When he set off, Conon was very brave in giving sermons and preaching to people, and if a single man stayed behind, he covered him in shame and reproach. Now he has returned to soil his home [his nest?], and he is filthier than when he left. For sure, he can keep his cross and stow it away, as it is in the same state as it was when he carried it away.
I A dispetto di tutti i santi e di Dio stesso, Conon ritorna e che sia malvenuto. Sia infamato lui e la sua predicazione, e sia infamato (anche) chi non gli dice «vergogna»! Quando Dio lo vedrà in grande bisogno non lo soccorrerà, dal momento che lui non L’ha soccorso.
II Non cantate più, Conon, ve ne prego, perché le vostre canzoni non sono più piacevoli. Ora resterete qui a condurre una vita disonorevole; non avete voluto morire in letizia per Dio, e adesso fate parte dei codardi, così resterete con il vostro re imbelle. Nostro Signore, che ha potere di giudicare tutti, non abbia pietà né del re né di voi.
III Conon, quando partì, fu molto zelante nel predicare e arringare la gente, e se solo uno voleva restare qui, lo copriva di disonore e biasimo. Ora è tornato a insozzare la sua dimora [il suo nido?], ed è più sporca di quando è partito. Può davvero riporre e custodire la sua croce, perché è ancora tale e quale come quando l’ha presa.
Historical context and dating
Huon III, lord of Oisy-le-Verger (Pas-de-Calais, arr. Arras), Montmirail and Crèvecœur, viscount of Meaux and castellan of Cambrai, is considered one of the earliest trouvères. A loyal vassal of the count of Flanders Philip of Alsace, whose sister Gertrude he took as his first wife, Huon supported him during the war of 1181-1185 against the king of France, Philip Augustus (Cartellieri 1899-1922, I, p. 107). Huon d’Oisy was distantly related to Conon de Béthune, and it is the same Conon who indicates him as his master in the art of poetry (RS 1314, vv. 51-52). They are also linked through their support of the count of Flanders against the political action of Philip Augustus (see Barbieri 2013, p. 289-290). The evident dependence of RS 1030 on Conon de Béthune’s two crusade songs has generated various doubts as to the date and attribution of the latter, since it has long been accepted that Conon returned from the Third Crusade with Philip Augustus in 1191, while historical documents attest the death of Huon d’Oisy between 1189 and 1190. In fact the various indications from the sources seem to converge on a single hypothesis. Firstly, the attribution of the text to Huon is indirectly confirmed by the fact that in the mss. this is followed by his Tornoiement des Dames (RS 1924a), whose attribution is proved by internal elements of the text. Secondly, there is no objective evidence that Conon took part in the Third Crusade, and his involvement in Philip Augustus’s expedition seems unlikely, given that his work and biography tesitfy to his hostility to the King. Conon’s father made the journey to the Holy Land joining up with one of the Flemish contingents that left their native land from the autumn of 1188 onwards; Robert V of Béthune died during the siege of Acre on 18 January 1191. The content and heavily sarcastic tone of Huon’s text would be hard to explain if it had been written after even a short stay in the Holy Land on Conon’s part and after his father’s death on crusade. Finally, there is no reason to question the date of Huon’s death recorded in the documents. The annals of the abbey of Anchin register it in the year 1189, while the necrology of the abbey of Cantimpré, founded by the same Huon, provides us with the precise date: 20 August. Other documents conferm that Huon was still alive in 1189, and that he was dead by 1190 (Schöber 1976, pp. 154-156). The Cantimpré necrology also informs us of a journey to the Holy Land undertaken by Huon d’Oisy; this could be a pilgrimage preceding Saladin’s capture of Jerusalem in 1187, and this seems confirmed by the the fact that Huon was able to bring back certain relics from the Holy Land (Dijkstra 1995a, pp. 93-94). Such a pilgrimage would give greater authority to the song RS 1030’s sarcastic remarks. It remains only to conclude that in all probability Conon de Béthune did not take part in the Third Crusade, and certaintly did not do so before Huon d’Oisy’s death. It may be supposed that if he did set out with his father in the early months of 1189 (Bédier 1906, p. 59), whether with the intention of leaving with him or with that of accompanying him part of the way, for some reason unknown to us he rapidly returned. If this was the occasion of RS 1030’s composition, it must have been written between January and August 1189. The fact that Conon de Béthune may have indeed set out on crusade after Huon’s death, perhaps in the entourage of Philip of Alsace, has no influence on the date and circumstances of composition and in any case has no documentary confirmation.
Contesto storico e datazione
Huon III, signore di Oisy-le-Verger (Pas-de-Calais, arr. Arras), di Montmirail e di Crèvecœur, visconte di Meaux e castellano di Cambrai è considerato uno dei primi trovieri in lingua francese. Vassallo fedele del conte di Fiandra Filippo d’Alsazia, di cui sposò in prime nozze la sorella Gertrude, Huon lo sostenne durante la guerra del 1181-1185 contro Filippo Augusto (Cartellieri 1899-1922, I, p. 107). Huon d’Oisy è legato a Conon de Béthune da una lontana parentela, ed è lo stesso Conon a indicarlo come suo maestro nell’arte poetica (RS 1314, vv. 51-52). Li unisce anche il sostegno accordato al conte di Fiandra contro l’azione politica del re di Francia Filippo Augusto (si veda Barbieri 2013, p. 289-290). L’evidente dipendenza dalle due canzoni di crociata di Conon de Béthune della canzone RS 1030 ha fatto sorgere vari dubbi sulla data e sull’attribuzione di quest’ultima, poiché si è a lungo ritenuto che Conon fosse tornato dalla terza crociata nel 1191 con Filippo Augusto, mentre i documenti storici attestano la morte di Huon d’Oisy tra il 1189 e il 1190. In realtà, le varie indicazioni delle fonti sembrano convergere verso un’unica ipotesi. Innanzitutto l’attribuzione del testo a Huon è confermata indirettamente dal fatto che nei manoscritti esso è seguito dal suo Tornoiement des Dames (RS 1924a), la cui attribuzione è certificata da elementi interni al testo. Inoltre non vi è nessuna prova oggettiva della partecipazione di Conon de Béthune alla terza crociata e pare comunque inverosimile un suo coinvolgimento nella spedizione di Filippo Augusto, visto che tutta la sua opera e la sua biografia testimoniano la sua ostilità al re. Lo stesso padre di Conon fece il viaggio in Terra Santa aggregandosi a uno dei contingenti fiamminghi che hanno lasciato le terre natali a partire dall’autunno del 1188; Roberto V di Béthune morì durante l’assedio di Acri il 18 gennaio 1191. Il contenuto e il tono fortemente sarcastico del testo di Huon sarebbero difficilmente giustificabili se esso fosse stato scritto dopo un soggiorno anche breve di Conon in Terra Santa e dopo la morte del padre in crociata. Infine, non vi è alcun motivo di dubitare dei documenti che attestano la data della morte di Huon. Gli annali dell’abbazia d’Anchin la registrano nell’anno 1189, mentre il necrologio dell’abbazia di Cantimpré, fondata dallo stesso Huon, ci fornisce la data esatta: il 20 agosto; altri documenti confermano che Huon era ancora in vita nel 1189 e che era già morto nel 1190 (Schöber 1976, pp. 154-156). Lo stesso necrologio di Cantimpré ci informa di un viaggio in Terra Santa compiuto da Huon d’Oisy; potrebbe trattarsi di un pellegrinaggio effettuato prima della presa di Gerusalemme da parte di Saladino nel 1187, come sembra confermare il fatto che Huon poté portare con sé alcune reliquie dalla Terra Santa (Dijkstra 1995a, pp. 93-94). Tale pellegrinaggio darebbe maggiore autorità al sarcasmo della canzone RS 1030. Non resta che concludere che con tutta probabilità Conon de Béthune non ha partecipato alla terza crociata, e certamente non prima della morte di Huon d’Oisy. Si può supporre che si sia mosso con il padre nei primi mesi del 1189 (Bédier 1906, p. 59), non si sa se con l’intenzione di partire con lui o di accompagnarlo per un tratto di strada, e che per qualche ragione a noi ignota sia rapidamente tornato indietro. Se questa è stata l’occasione per la composizione della canzone RS 1030, essa dev’essere stata scritta tra gennaio e agosto del 1189. Il fatto che Conon de Béthune possa essere davvero partito per la crociata dopo la morte di Huon, magari al seguito di Filippo d’Alsazia, non ha alcuna influenza sulla data e sulle circostanze della composizione della canzone e non trova comunque nessuna conferma documentaria.