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Everything is Illuminated Rossi et al

Christopher Rossi, John Redman, Ele Regin, Sam Jones and Giulia Giacco

20 luglio 1997



Caro Jonathan,

Anelo a scrivere bene questa lettera. Come sai, non sono fuoriclasse con il mio italiano. In russo le mie idee sono sostenute inusualmente bene, ma la mia seconda lingua non è così sovrapprezza. Ho intraprenduto ad immettere le cose che mi hai consigliato di, e ho sfibrato il dizionario di sinonimi che mi hai porto, come mi hai consigliato di, quando le mie parole apparivano troppo minute, o non si addicono. Se non sei felice con quello che ho suonato, ti ordino di ritornarmelo indietro. Perseverò a massacrarmi di fatica su ciò finché sei placato.



Ho cinto nella busta tutte le cose che tu hai investigato, senza trattenere le cartoline di Lutsk, i registri del censimento dei sei villaggi da prima della guerra e le fotografie che mi avevi dato da conservare per invani circospetti. Era una cosa molto, molto, molto bene, no? Devo andare a Canossa per quello che ti è accaduto sul treno. So come vitalissima la scatola era per te, per noi due, e come i suoi ingredienti non erano scambiabili. Rubare è un’ignominiosa cosa, ma una cosa che accade molto ripetutamente alle persone sul treno dall’Ucraina. Visto che non hai fra la mano il nome della guardia che ha rubato la scatola, sarà impossibile di averla ricuperata, quindi devi confessare che è persa a te per sempre. Ma per favore, non lasciare che la tua esperienza in Ucraina ferisca la maniera in cui percepisci l’U craina, la quale deve essere quella come una ex repubblica sovietica totalmente notevole.



Questa è la mia occasione per proferire grazie per aver sofferto così lungo e stoico con me nella nostra traversata. Stavi forse contando su un traduttore con più facoltà, ma sono sicuro che ho fatto un lavoro mediocre. Devo andare a Canossa per non aver trovato Augustine, ma tieni stretto come era rigido. Se c’erano più giorni la potremmo aver scoperto. Potremmo aver vagliato i sei villaggi ed interrogato tante persone. Potremmo aver sollevato ogni macigno. Ma abbiamo pronunciato queste cose così tante volte.



Grazie per la riproduzione della fotografia di Augustine con la sua famiglia. Ho pensato senza fine a quello che hai detto a proposito dell'innamorarsi di lei. In verità, non l'avevo mai compreso a fondo quando lo pronunciavi in Ucraina. Ma sono certo che lo comprendo ora. La esamino quand'è mattina e una volta prima di fabbricare un pisolino e in ogni istante che vedo qualcosa nuovo, delle maniere in cui il suo capello produce ombre o le sue labbra riassumono gli angoli.


Sono così contento perchè eri sollevato dalla prima distribuzione che ti ho spedito. Devi sapere che ho attuato le correzioni che mi hai domandato. Mi scuso per l'ultima riga, a proposito che sei un ebreo viziatissimo. È stato cambiato e ora è scritto: “non voglio guidare dieci ore verso una città orrida per assistere un ebreo viziato”. Ho fatto più protratta la prima parte su me e gettato al largo la parola “negri” come mi hai ordinato, anche se è vero che sono innamorato con loro. Mi fa contento che tu abbia assaporato la frase “Una giornata farai cose che odi per me. Ciò è quello che significa essere una famiglia”. Ti devo interrogare tuttavia su cosa sia un truismo.


Ho ruminato quello che mi hai detto di protrarre la parte su mia nonna. Siccome lo sentivi con così tanta gravità, ho pensato che va bene includere le parti che mi hai spedito. Non posso dire che ho rimuginato su queste cose ma posso dire che anelerei essere la varietà di persona che rimugina su esse. Erano molto belle, Jonathan, e le ho sentite come vere.


E grazie, mi sento indebitato a pronunciare, per non aver menzionato la non-verità su quanto sia alto. Pensavo potesse sembrare superiore se ero alto.



Ho lottato ad effettuare la prossima parte come mi hai desiderato, piazzando per primo nei miei pensieri tutto quello che hai insegnato. Ho anche affrontato di essere non ovvio, o eccessivamente sottile, come hai dimostrato. Per la valuta che hai mandato, devi essere consapevole che scriverei questo anche nella sua mancanza. È un onore mastodontico per me scrivere per uno scrittore, specialmente quando è uno scrittore americano, come Ernest Hemingway o te.



E menzionando il tuo scrivere, “L’inizio del Mondo Viene Spesso” era un inizio molto estasiato. C’erano delle parti che non ho capito, ma suppongo che è perché erano molto ebrei, e solo un ebreo potrebbe capire qualcosa così ebreo. È per questo che pensi che sei scelto da Dio, perché solo tu puoi capire le battute che fai di te? Ho solo un quesito su di questa parte, che è sai che molti nomi che sfrutti non sono affidabili per l’U craina? Yankel è un nome che so, e anche Hannah, ma il resto è molto strano. Li hai inventati? C’erano molti incidenti così, ti informo. Sei uno scrittore comico qui, o un non-informato?



Non ho nessun altro commento di allucinante, perché devo tenere più del romanzo per allucina. Per presente, sai che sono rapito. Ti raccomando che anche dopo che mi presenti più, forse non ho molte cose intelligenti da mormorare; ma forse potrei essere utile nonostante. Forse se penso che qualcosa è stupido, te lo potrei dire, e lo puoi rendere intelligente. Mi hai informato così tanto di questa cosa e sono certo che l’amerò molto leggere gli avanzi, e pensare più alto di te, se è un’opportunità. Ah, che cosa è il cunnilinguo?



E ora affrontiamo gli affari privati. (Forse potresti decidere di non leggerla, se ti fa una persona annoiosa. Capirei se non la leggi, però non mi enunciare.) Nonno non è stato florido. È venuto a piazzarsi qui per sempre. Si è appisolato sul letto del Piccolo Igor con Sammy Davis, Junior, Junior, e il Piccolo Igor si è appisolato sul divano. Questo non manda in collera il Piccolo Igor, perché è un così bravo giovane, e capisce molte più cose di quanto le persone pensino. Ho l’opinione che la malinconia è quella che fa nonno non florido, ed è quella che lo fa cieco, anche se non è veramente cieco, naturalmente. Dal nostro ritorno da Lutsk è diventato enormemente peggio. Come sapete, era molto sconfitto da Augustine, più di quanto tu o io eravamo sconfitti. È rigido non parlare con padre della malinconia di nonno perchè entrambi l’abbiamo incontrato che piangeva. Ieri sera eravamo appollaiati al tavolo nella cucina. Mangiavamo il pane completo e ragionavamo dell’atletica. C’era un rumore da sopra di noi. La camera del Piccolo Igor è sopra di noi. Ero certo che fossero le grida di nonno e ne era certo anche padre. C'erano anche colpi contro il soffitto come a ritmo di musica. (Di normale adoro la musica in ogni suo genere, come quella del Dnipropetrovsk Crew, i cui membri sono totalmente sordi, ma questo ritmo non era il tipo di cui sono amoroso). Provavamo così severamente a trascurarlo. Il suono ha mosso il Piccolo Igor dal suo pisolino ed è venuto in cucina. “Ciao, Goffo,” diceva Padre, perché il Piccolo Igor era caduto di nuovo, e aveva fatto blu l'occhio, questa volta l'occhio a sinistra. “Io vorrei anche mangiare del pane completo,” diceva Piccolo Igor, senza guardare Padre. Anche se ha solo tredici, quasi quattordici anni, è molto sveglio. (Sei l'unica persona a cui ho osservato questo. Per favore non osservare questo a nessuna altra persona.)


Spero che tu sia felice, e che la tua famiglia sia florida e prospera. Siamo diventati tipo amici mentre eri in Ucraina, sì? In un mondo diverso, saremmo potuti essere veri amici. Resterò in sospeso per la tua prossima lettera, e resterò in sospeso anche per la distribuzione del tuo romanzo che viene. Mi sento obligiato ad andare a Canossa (non sopporto neanche più la vista di quel posto) per la nuova parte che ti sto concedendo, ma capisci che ho provato il miglioramente, e ho fatto del mio meglio, che era il meglio che potevo fare. È così rigido per me. Per favore sii attendibile, ma anche per favore sii benevolente, per favore.


Ingenuamente,


Alexander